mercoledì 25 gennaio 2012

lettera a Carmine

Sono passati quattro anni. Non to ho mai scritto finora, non ce l'avrei fatta.
Dopo quattro anni finalmente lo faccio, così come solo dopo quattro anni riesco a parlare di te con gli altri per un pò, poi il groppo mi viene lo stesso. Le notti sono meno lunghe, ma il dolore resta.
Vorrei riuscire a sognarti.
Quattro anni di vuoto, di non telefonate, di non abbracci, di non domeniche, di non feste di compleanno il 25 maggio, quattro anni di candeline sulla lapide, anche per i tuoi 18 anni.
E' ridicolo, lo so, ma non mi viene proprio un altro modo. E poi ora saresti grande, e non credo ti piacerebbe ancora questa usanza per il prossimo. A 19 anni si fanno altre cose, no?
Avresti finalmente barba e baffi, ma non ci è stato dato il piacere che hanno tutti i padri quando insegnano ad usare il rasoio ai propri figli.
Avresti finalmente preso la patente (nonostante le bocciature per il patentino) e sapresti comunque guidare bene perchè ti avrei insegnato con la mia macchina come facemmo con la macchina 50.
Sicuramente mi avresti presentato l'ennesima "amica", magari anche stavolta mi avresti detto che era quella giusta, come al solito. Ho conosciuto il padre di Giulia per caso, non aveva capito subito che ero tuo padre.
Chissà se a scuola avresti messo la testa a posto. Mi piace pensare di si, visto che eri intelligente avresti trovato il modo per studiare poco ed essere promosso lo stesso.
Chissà.... quanti chissà.
Queste e tante altre piccole cose non ci sono state concesse
Dad

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